Si è svolta lo scorso 16 Aprile, presso la sala Congressi dell’Ospedale S. Anna di Cona (Ferrara) la giornata conclusiva della Conferenza di consenso sulle pratiche cliniche nel trattamento del Carcinoma mammario in Emilia Romagna, organizzata dal Dottor Antonio Frassoldati, Direttore dell’ Oncologia Clinica dell’ Azienda Ospedaliero-Universitaria di Ferrara, e dal Professor Mario Taffurelli, Direttore dell’Unità Operativa di Chirurgia Generale del Policlinico S. Orsola-Malpighi di Bologna. Durante la giornata del 16 Aprile, aperta a tutti i medici ed operatori sanitari interessati, sono stati presentati, e discussi con le Istituzioni regionali presenti, i risultati del lavoro prodotto da specialisti esperti nel trattamento del Carcinoma Mammario.

Nello specifico, la Conferenza del 16 Aprile è stata preceduta da due giornate di discussione a porte chiuse, il 31 marzo ed il 7 aprile 2016, durante le quali esperti della patologia e componenti delle Breast Unit regionali, si sono confrontati sulle pratiche cliniche nel tumore della Mammella in un’ottica multidisciplinare. I punti di discussione affrontati sono stati identificati sulla base di un questionario online che, nelle settimane precedenti gli incontri del 31/03 e 07/04, è stato somministrato alle Breast Unit invitate. Il questionario, volto ad esplorare temi ed aree di possibile disomogeneità nella pratica clinica quotidiana, era composto da 54 quesiti, riguardanti le diverse fasi di gestione della donna con Carcinoma Mammario, ovvero: Fase di diagnosi, Fase anatomo-patologica, Fase chirurgica, Fase oncologica adiuvante, Fase del follow-up e Fase di malattia avanzata.

La Conferenza di Consensus è nata dalla considerazione che le pratiche cliniche adottate nelle singole realtà non sono sempre omogenee, nonostante la Regione Emilia Romagna presenti standard di qualità molto elevati nel trattamento dei tumori mammari, grazie alla organizzazione degli screening ed alla presenza molto diffusa di Breast Unit. E’ stata proprio la diffusione dei programmi di screening ha dare una spinta fortissima nella costituzione di gruppi multidisciplinari, che a loro volta hanno favorito la creazione di PDTA e Breast Units impegnate nella cura dei circa 3700 casi annuali di Carcinoma Mammario. In Emilia Romagna sono attivi ad oggi 15 gruppi multidisciplinari per la gestione dei tumori mammari, molti dei quali aderenti al circuito di Senonetwork, che raccoglie 10 Società scientifiche tutte coinvolte nella diagnosi e nella cura del tumore al seno.

La Breast Units costituisce il miglior modello assistenziale che oggi si può offrire ad una donna con diagnosi di Carcinoma Mammario, in quanto al suo interno è possibile sviluppare un percorso diagnostico-terapeutico-assistenziale (PDTA) basato su strutture di alto livello che seguono criteri scientifici precisi e condivisi, adattandoli a quelle che sono le necessità della singola paziente. E’ fondamentale che, all’interno di questi gruppi di lavoro altamente specializzati, vengano colte le aspettative della persona che si affida al PDTA, sia relative alla sua malattia sia ai riflessi che questa ha sulla qualità di vita.

Anche Europa Donna Italia, il movimento che rappresenta i diritti delle donne nella prevenzione e cura del tumore al seno, ha intrapreso un cammino di sensibilizzazione e promozione delle Breast Unit in ogni Regione, coinvolgendo in incontri pubblici le Istituzioni, la comunità scientifica e le Associazioni del territorio, al fine di garantire alle donne colpite da tumore al seno metastatico l’accesso alle cure più innovative.

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