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Padova, 17 settembre 2015

INCONTRI ONCOLOGICI TRIVENETO – XXIV INCONTRO

“NSCLC EGFR mutato: quali opzioni terapeutiche”

QUESTIONARIO

    1) Nella tua pratica clinica il risultato dell’analisi mutazionale EGFR è disponibile:

    al momento della diagnosi, nel referto dell’esame istologico
    entro 5 giorni dalla diagnosi
    entro 10 giorni dalla diagnosi
    dopo 10 giorni dalla diagnosi

    2) Nella tua pratica clinica l’analisi mutazionale di EGFR:

    è eseguita automaticamente dall’anatomopatologo in tutte le diagnosi di neoplasia non squamosa del polmone
    è eseguita solo su richiesta del medico oncologo nei casi di neoplasia non squamosa del polmone

    3) In quale percentuale di pazienti affetti da NSCLC con mutazione attivante di EGFR hai prescritto un inibitore di EGFR in prima linea:

    nel 100% dei casi
    nel 90% dei casi
    in meno del 90% dei casi

    4) Nel caso tu abbia risposto "b" o "c" alla domanda precedente, la principale causa della scelta terapeutica è stata la tempistica dell’analisi mutazionale di EGFR?

    no

    5) Con quali dei seguenti inibitori di EGFR hai la maggiore esperienza clinica (indipendentemente dalla linea di trattamento)?

    erlotinib
    gefitinib
    afatinib

    6) Nel trattamento di prima linea dei pazienti con NSCLC EGFR mutato qual è il principale criterio per la scelta tra erlotinib, gefitinib, afatinib?

    il performance status, le comorbidità e farmaci concomitanti e l’età del paziente
    il tipo di mutazione
    l’aspetto economico (costo e rimborsabilità)

    7) Riterresti utile e fattibile uno studio clinico di confronto tra i tre inibitori di EGFR in prima linea nei pazienti con NSCLC EGFR mutato?


    no

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